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Regione

A Coccau un’altra barriera. Che non serve

Il nuovo centro di identificazione dei migranti potrebbe arrivare a gestire un flusso di 500-700 persone al giorno, ma è stato ribadito, questo avverrà solo in caso di necessità. Necessità che al momento non c’è. Sono stati appena una trentina, infatti, dall’inizio del 2016, i passaggi irregolari di stranieri dall’Italia all’Austria.

In autostrada continuano i controlli delle pattuglie, ma la situazione è ancora tranquilla al valico di Tarvisio. Riguardo alla decisione del ministero dell’interno austriaco di allestire un centro di identificazione migranti poco oltre il confine con l’Italia per ora quel che si vede sono solo gli operai al lavoro nelle predisposizione delle tende per i controlli, tuttavia l’intenzione di elevare un’altra barriera è confermata, per quanto difficile da giustificare.

Coccau come il Brennero? In una conferenza stampa, il portavoce della Polizia carinziana ha chiarito che il centro entrerà in funzione solo in caso di necessità, ovvero nell’ipotesi di intensificazione dei flussi. Ha anche spiegato che saranno predisposte due tende a ridosso del confine dove saranno gestite le attività di identificazione e i controlli sanitari. Qui le forze dell’ordine saranno affiancate da militari, da personale della croce rossa e da traduttori. La struttura potrebbe arrivare a gestire un flusso di 500-700 persone al giorno, ma è stato ribadito, questo avverrà solo in caso di necessità. Necessità che al momento non c’è. Dall’inizio del 2016 sono infatti stati appena una trentina i passaggi irregolari di stranieri dall’Italia all’Austria (contro i tremila entrati dalla Carinzia nel nostro paese).

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