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Regione

Fvg, Pil in aumento nel 2023 dello 0,8%

Confindustria Udine: rialzo sulle stime, anche se crescita rallenta rispetto al 2022

L’andamento del Pil nel 2023 del Fvg, anche se in rallentamento rispetto allo scorso anno (+3,6%), si profila più favorevole rispetto alla stima di tre mesi fa, con una previsione di incremento annuo dello 0,8%, e anche per il 2024 si stima una variazione positiva, +0,8%. E’ quanto emerge dalle analisi dell’Ufficio Studi di Confindustria Udine su dati Prometeia.

La revisione al rialzo per il 2023, seppure in uno scenario globale dove “le prospettive economiche continuano a essere segnate dall’incertezza”, è spiegata dall’andamento migliore delle attese dell’attività negli ultimi mesi del 2022 e della prima parte del 2023. Il contesto è migliorato grazie anche al rapido calo dei prezzi energetici, cui hanno contribuito un inverno mite, un comportamento più attento da parte dei consumatori e una veloce diversificazione delle forniture di gas.

La dinamica dei consumi delle famiglie per il 2023 si stima leggermente inferiore a quella del Pil, attestandosi al +0,6%, poiché, malgrado la decelerazione dell’inflazione, rileva Confindustria Udine, “il potere d’acquisto dei consumatori, nonostante gli interventi del Governo, sarà ancora condizionato dai prezzi elevati”.

Nella seconda parte del 2023 e nel corso del 2024, i consumi dovrebbero tornare su un livello di espansione più sostenuto (+1,3% nel 2024) per il rafforzamento del reddito disponibile reale. Gli investimenti fissi lordi si potrebbero espandere dell’1,8% nel 2023 per poi rallentare nel 2024, +0,7%. Il contributo delle esportazioni, dopo la decisa crescita del 2022 (+9,9%), risulterebbe positivo anche quest’anno (+1,6%) e il prossimo (+1,8%).

Per il mercato del lavoro, Confindustria Udine prevede il protrarsi della crescita dell’occupazione, aumentata del 2,4% nel 2022 rispetto al 2019, mentre il tasso di disoccupazione si dovrebbe attestare al 5% quest’anno, per calare nel 2024 (4,8%). Dal lato dell’offerta, quest’anno le costruzioni (+3,2%) e i servizi (+1,4%) dovrebbero continuare a espandersi, mentre l’industria potrebbe registrare una leggera flessione (-0,7%). 

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