Sono cresciuta guardando i piccoli semi piantati nell’orto dalle mani premurose dei miei nonni diventare grandi piante di saporita e succosa frutta e verdura. Sono cresciuta tra i mille fili di cotone, di ogni colore e dimensione, e gli uncinetti in ferro, che con tanto amore mia nonna ha sempre avuto la passione di muovere armoniosamente, per creare meravigliosi centrotavola, poggia bicchieri e altre opere di ogni tipo. E sono cresciuta anche tra le padelle e gli utensili da cucina dalle forme più stravaganti che conducevano sempre ai profumi e ai sapori migliori. Ricordo le giornate di pioggia passate a sfogliare le decine di album di foto a casa dei nonni – quella che tutta la famiglia considera un punto di ritrovo per festività e momenti di tranquillità – e i fortini costruiti con tutte le lenzuola e i cuscini a disposizione, le partite a carte più agguerrite. Ricordi semplici di felicità e benessere dell’infanzia.
Dalle liti, ai problemi, alla scuola… I nonni hanno sempre cercato di trovare un modo per darmi sollievo o anche solo strapparmi un sorriso. Durante l’infanzia la maggior parte delle volte bastava un ghiacciolo, oggi che sono adolescente l’aiuto da parte loro ha preso anche una forma morale, cercando di alleggerire il carico di ansia che un problema può portare, facendomi provare la sensazione che qualsiasi sia il problema, può essere risolto.
Bisognerebbe pensare più spesso a quanto davvero i nonni siano importanti; la festa a loro dedicata, voluta da Papa Francesco e che si celebra nella giornata del 28 luglio, ce lo ricorda.
I nonni sono un aiuto prezioso per le famiglie, nella quotidianità; tramandano tradizioni che sennò svanirebbero completamente nel tempo e fondamentale è l’impatto dei loro insegnamenti sulle persone che siamo. Il fatto che, qualsiasi scelta di vita decideremo di prendere, il loro bene nei nostri confronti resterà invariato, dimostra quanto essi siano una figura essenziale.
Da nipote, solo ora mi rendo conto di quanto davvero i miei nonni abbiano dato un aiuto concreto durante la mia infanzia e quanto lo facciano ancora tutt’ora. Hanno costantemente aiutato i miei genitori che, lavorando entrambi, non sempre avevano il tempo di occuparsi di me e mia sorella. Passavano con noi interi pomeriggi al parco giochi, accompagnandoci alle varie attività che svolgevamo, banalmente anche guardando insieme un film alla tv. Una certezza: c’erano sempre.
Come si può pensare che tutto ciò non sia eterno? Che i nostri nonni non resteranno per sempre accanto a noi? Non ho la pretesa di conoscere quello che prova ognuno di noi ponendosi la questione, tantomeno possiedo le competenze per poterlo fare. Osservo però diversi punti di vista al riguardo da parte delle persone che conosco, da chi si dispera al solo pensiero che un giorno i nostri nonni non ci saranno più a chi cerca di godersi a pieno ogni singolo momento accanto a loro. Personalmente mi rispecchio più in questi ultimi, cerco di far tesoro di ogni piccolo momento e di rendere speciale ogni abbraccio.
Victoria Marzinotto
16 anni, studentessa