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Cani guida, un nuovo servizio per essere liberi

Saranno consegnati fra aprile e maggio prossimi i primi due cani guida per l’accompagnamento di persone non vedenti addestrati grazie all’impegno dell’Anfamiv (Associazione nazionale delle famiglie con minoranze visive) di Udine. E in futuro c’è il sogno di creare qui in Friuli una vera scuola di addestramento.
È stato grazie al contributo economico della Fondazione Friuli, attraverso il progetto “Una guida per la libertà”, che l’iniziativa è potuta partire, ad ottobre 2023, con l’acquisto delle divise per gli istruttori e del materiale per l’addestramento dei cani (ostacoli, coni, transenne) nonché delle pettorine da far indossare agli “amici a quattro zampe”.
«Si tratta – spiega Edda Calligaris, presidente di Anfamiv Udine – di un importante aiuto per una mobilità autonoma. Ovviamente, il presupposto perché la persona con disabilità visiva ne possa usufruire è sapersi muovere con il bastone per la città, avendo fatto un corso di orientamento, mobilità e autonomia personale. Il cane, infatti, dev’essere guidato con adeguati comandi – “fermo”, “destra”, “sinistra”, “vai” – ma a chi è in grado di utilizzarlo dà la possibilità di muoversi molto più velocemente, senza contare l’importanza di avere al proprio fianco un amico fedele, un compagno di vita».
Un servizio, quindi, non per qualsiasi persona con disabilità visiva, ma che è comunque richiesto. «Abbiamo 13 persone in lista d’attesa», afferma l’addestratore Francesco De Domenico. Attualmente, De Domenico sta seguendo due cani, Cora e Julia, due esemplari di pastore tedesco, mentre altri due cuccioli di labrador sono stati acquistati e affidati per lo svezzamento ad altrettante famiglie volontarie.
L’addestramento di due cani costa circa 60 mila euro all’anno, che per ora sono stati coperti da Anfamiv, oltreché con il finanziamento della Fondazione Friuli, tramite donazioni e una raccolta fondi, realizzata in collaborazione con la Scuola Media Manzoni di Udine. «Nel nostro centro diurno – racconta Calligaris – abbiamo realizzato dell’oggettistica, poi dipinta dai ragazzi della scuola e venduta in un mercatino». È atteso, ora, un contributo della Regione Friuli-Venezia Giulia, per dare continuità al servizio.
L’ulteriore obiettivo, o il «sogno», come lo definisce Calligaris, è poi quello di riuscire a creare una vera e propria scuola, che andrebbe così ad aggiungersi a quelle esistenti in Toscana (Scandicci), in Sicilia, a Padova e a Milano. «L’ideale – spiega De Domenico – è avere una rete sul territorio per poter così meglio seguire l’affido dell’animale».
Una necessità, dunque, aumentare le scuole, visto che il tempo di attesa, attualmente, per avere un cane guida si attesta tra i 2 e i 5 anni.
Stefano Damiani

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